Il 18 maggio scorso è scomparso a Milano Cesare Maria Casati, architetto, designer e figura di riferimento nella critica dell’architettura e del design italiani. Nato a Milano nel 1936, Casati ha attraversato da protagonista oltre mezzo secolo di storia del progetto, contribuendo in modo determinante alla diffusione della cultura architettonica attraverso l’editoria, l’insegnamento e la curatela di eventi internazionali.

Nel 1965 fu chiamato da Gio Ponti, suo maestro e mentore, a entrare nella redazione di Domus, una delle più influenti riviste internazionali del settore. Accanto a Ponti, e insieme alla collega e grande amica Anna Querci, con cui condivise idee e visioni, Casati contribuì a traghettare Domus verso una nuova stagione culturale rinnovando lo sguardo della rivista sul mondo dell’architettura e del design.
Negli anni seguenti diresse La Mia Casa e fondò l’Arca Edizioni, avviando le riviste L’Arca e L’Arca International, punti di riferimento per il dibattito su architettura, design e comunicazione visiva.

La sua figura, sempre elegante e rigorosa, incarnava una visione del design come strumento culturale prima ancora che tecnico, come atto critico capace di interrogare il presente e immaginare il futuro.

La Fondazione Anna Querci e il Museo del Design Lab ne ricordano con gratitudine l’eredità intellettuale e il contributo generoso alla costruzione di una cultura del progetto consapevole, aperta e profondamente umanistica.